Con provvedimento del 15 ottobre 2024 prot. n. 387400/2024 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello e le relative istruzioni per comunicare la richiesta di fruizione del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno.

La comunicazione da inviare entro il 18 novembre 2024 esclusivamente in via telematica, utilizzando il software “Cimagricoltura23”, è relativa alle imprese del settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura che hanno effettuato nell’anno 2023 acquisti di beni strumentali nuovi.

Gli acquisti devono essere destinati a  strutture produttive situate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, della Regione siciliana e delle Regioni Sardegna e Molise ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a) del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, e nelle zone assistite dalla Regione Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del Tfue, come individuato dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022.-2027.

Con la presentazione della comunicazione entro cinque giorni sarà rilasciata, ricevuta che ne attesti la presa in carico o lo scarto della stessa, indicando le motivazioni dello scarto.

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione con mod. F24 a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che rende nota la percentuale per determinare l’agevolazione fruibile.

Detta percentuale è determinata dal rapporto tre il limite complessivo di spesa, 90 milioni di euro per il 2024, e l’ammontare complessivo dei crediti di imposta richiesti.

L’importo del credito richiesto non deve superare l’intensità massima di aiuto prevista che per le piccole imprese è pari al 45 per cento del costo dei beni strumentali oggetto dell’investimento, con esclusione della Regione Abruzzo che è pari al 35 per cento; per le medie e grandi imprese la percentuale scende rispettivamente al 35 e al 25 per cento e per la Regione Abruzzo al 20 e 10 per cento.

Poiché l’agevolazione è cumulabile con altri aiuti di Stato e aiuti de minimis, dal risultato determinato applicando le percentuali di cui sopra deve essere diminuito degli aiuti concessi o richiesti.

Per le imprese di pesca l’importo massimo dell’investimento complessivo non può superare l’importo di 335.000,00 euro.

Possono essere agevolati gli investimenti, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio agevolabile.

L’importo del contributo è riconosciuto per la produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e acquacoltura, nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico”.

Infine ricordiamo, come indicato nelle istruzioni per la compilazione del modello per la fruizione del credito di imposta, possono beneficiare dell’aiuto le imprese che abbiano conseguito risultati economici negativi in conseguenza della crisi di mercato scaturita dalla guerra in Ucraina.

Dott. Pantaleo Silvestri

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