Il 23 e 24 gennaio si è tenuto l’incontro della Commissione pesca del Parlamento europeo. Di seguito una sintesi dei punti affrontati di interesse per il settore ittico italiano, elaborata grazie al costante monitoraggio del nostro ufficio a Bruxelles.
Progetto di Relazione «Situazione attuale quanto all’attuazione della PCP e prospettive future»:
- La Commissione europea ha nei mesi scorsi annunciato una revisione parziale della Politica comune della pesca (Pcp) e a breve pubblicherà un report sul funzionamento per riflettere sul suo futuro sviluppo.
- La Commissione pesca del Parlamento europeo ha così presentato un Progetto di Relazione per fornire orientamenti politici alla Commissione europea sulla revisione della Pcp.
- Nella relazione si evidenzia la necessità di revisionare il regolamento rafforzando l’aspetto sociale ed economico della pesca.
- Allo stesso tempo, si vuole insistere maggiormente su decarbonizzazione della flotta, miglioramento sicurezza a bordo e condizioni di lavoro.
Revisione regolamento controlli nel settore della pesca: resoconto sui negoziati in corso
- È in corso il processo legislativo per la revisione dei regolamenti europei sui controlli nel settore ittico.
- I negoziati tra Commissione, Consiglio e Parlamento stanno mostrando ritardi sulla tabella di marcia, ma si auspica la chiusura dei lavori durante la Presidenza svedese del Consiglio dell’Ue (1° gennaio 2023 – 30 giugno 2023).
- Il prossimo trilogo politico tra Commissione, Consiglio e Parlamento si terrà i primi di marzo.
Presidenza svedese del Consiglio dell’UE: Scambio di opinioni il ministro degli Affari rurali
Il ministro svedese degli Affari rurali ha presentato per il settore della pesca le priorità della Presidenza svedese al Consiglio dell’Ue, ruolo assunto fino al 30 giugno 2023.
- Sicurezza e unità per rispondere alla crisi internazionale che vede colpito il settore alimentare.
- Competitività: necessari sforzi per promuovere crescita economica e creare profitto e welfare per gli operatori economici.
- Transizione verde ed energetica: continua lo sforzo per affrontare i prezzi elevati e volatili dell’energia. Per accelerare la transizione energetica della flotta europea, la Commissione europea pubblicherà a breve una strategia per indicare al settore misure necessarie alla decarbonizzazione e al raggiungimento della neutralità climatica al 2050.
- Tutelare i valori democratici e lo stato di diritto.
- Revisione regolamenti controlli: ancora diversi i punti sui cui trovare un compromesso (pesca sportiva, tracciabilità, monitoraggio elettronico da remoto), ma si continuano i lavori con un ritmo intenso.
- Revisione Politica comune della pesca: la presidenza Svedese si impegna a favorire e promuovere la discussione nei prossimi mesi.
Comunicazione della Commissione “Verso un settore delle alghe forte e sostenibile nell’UE”
- Nell’Ue la domanda di alghe e di prodotti a base di alghe è destinata ad aumentare negli anni a venire.
- Alghe quale importante fonte di proteine alternative e alimento sano e ipocalorico per un sistema alimentare sostenibile e per la sicurezza alimentare a livello mondiale.
- L’alghicoltura può contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Ue riguardanti la decarbonizzazione, l’azzeramento dell’inquinamento, la circolarità, la conservazione e il ripristino della biodiversità, la protezione degli ecosistemi e lo sviluppo di servizi ambientali.
- Si stima che l’aumento della domanda europea di alghe marine andrà a creare migliaia di posti di lavoro, soprattutto nelle comunità costiere.
- L’Ue metterà in campo azioni per la consapevolezza sociale e l’accettazione da parte del mercato delle alghe e dei prodotti a base di alghe nell’Ue.
Presentazione studio «Ruolo e impatto della Cina sulla pesca e sull’acquacoltura a livello mondiale»
- La Cina rappresenta una forte concorrenza e una sfida per il settore ittico dell’Ue (è il principale importatore mondiale di farina di pesce)
- Molte si ritengono essere le problematiche: trasparenza sul numero della flotta e delle relative catture, sulle sovvenzioni, sulle tecniche di pesca a rischio di infrazione e pesca INN.
- Una delle più importanti conseguenze ambientali per le attività di pesca d’altura dell’Ue è l’esaurimento degli stock ittici, che è associato al degrado ambientale e si traduce in una minore disponibilità di risorse per tutti gli attori Ue coinvolti.
Tra le raccomandazioni:
- Sviluppare una strategia europea condivisa per rispondere a queste sfide.
- Proteggere l’accesso dell’Ue alle possibilità di pesca.
- Chiedere maggiore trasparenza e rafforzamento monitoraggio, controllo e sorveglianza.
- Cooperazione internazionale che porti a benefici reciproci e non a concorrenza sleale, nel rispetto delle risorse biologiche.